martedì 29 maggio 2012

Progettare Reti di imprese

Revisione di quanto scritto durante il convegno del 29 maggio 2011 per segnalare le cose che mi hanno colpito di più.

Oggi partecipo all'evento di Camera di Commercio di Milano sulla progettazione di Reti di Imprese.

 Primo intervento avv. Casarano. Riepilogo efficace degli elementi giuridici findamentali del contratto.
  Alcuni highlight 
Contratto non registrato al Rea secondo agenzia delle entrate è inefficace sia contro i terzi sia delle parti.

E' importante ma di solito poco considerato il monitoraggio dei risultati del programma.

Un elemento importante del contratto di rete è il mandato attribuito ad una impresa

Il mandato , in genere, si presume oneroso per questo motivo occorre specificare esplicitamente nel contratto di rete se non lo è.

Così come occorre specificare un meccanismo per la revoca se no si presume all'unanimità.

Il mandato può essere con  rappresentanza o senza rappresentanza; nel primo caso il mandatario agisce nome e per conto dei mandanti e le fatturazioni risultano più complesse. Il mandatario senza rappresentanza opera per conto ed in nome proprio e ripartisce successivamente fatturazione.

 Dottoressa Bollino retiimpresa Confindustria. A maggio 2012 333 contratti di rete Esempi di reti Esaote rete della meccanica
 Parlano le banche Sandro Bianco Unicredit Alcuni elementi significativi il Fondo comune non é fondamentale per le banche Organo comune indispensabile Il rating non é di rete ma revisione positiva del merito della singola impresa se contratto di rete Attenzione a Coerenza del programma di rete coerenza dei mezzi Clausole di uscita impegnative garantiscono serietà della rete.

lunedì 14 maggio 2012

Il futuro delle Reti di Impresa secondo Bonomi




Commento del Vicepresidente Confindustria e presidente RetImpresa, Aldo Bonomi (IlSole24Ore del 14 maggio 2012) Ripreso da Sviluppo Abruzzo

Siamo partiti piano, a voce bassa, ma determinati e sicuri della validità della strada che stavamo percorrendo. E ora, passo dopo passo, questa voce è diventata un suono potente che sta conquistando spazi sempre più ampi. Un progetto industriale partito in sordina, che oggi sta già coinvolgendo migliaia di imprese.
Con l'introduzione, nel nostro ordinamento, del nuovo "contratto di rete" si è offerta alle imprese la possibilità di conseguire contemporaneamente tre importanti obiettivi:
- avviare collaborazioni su programmi condivisi, monitorabili e verificabili;
- consentire agli altri attori economici e alla pubblica amministrazione di conoscere e valutare queste iniziative;
- mantenere l'autonomia imprenditoriale - elemento culturalmente ancora fondamentale per molte piccole e medie imprese - in quanto il contratto di rete non crea un nuovo soggetto giuridico, con tutte le complicazioni e gli oneri burocratici che ne deriverebbero.
Una formula che si è rivelata vincente e sta riscontrando l'interesse di molti imprenditori. A oggi sono infatti 327 i contratti sottoscritti e oltre 2mila le imprese che stanno lavorando con il nuovo strumento. Primi risultati significativi raggiunti grazie all'Italia del fare, a una visione di sistema che si muove nell'interesse del Paese che lavora. Ma non basta. Adesso serve un colpo di reni.
Innanzitutto, da parte del sistema imprenditoriale, che deve cogliere questa opportunità in modo sempre più consistente. Poi, da parte del Governo, che deve credere con ancora maggiore forza in questo strumento innovativo per ridare fiato alla nostra economia.

La soluzione è in queste mosse. E sono tutte a costo zero.

Semplificazioni amministrative
Dare attuazione a quanto già previsto dalla legge che ha istituito i contratti di rete in materia di semplificazioni amministrative. Una prima occasione pratica è rappresentata dalla nuova disciplina sugli "accordi di semplificazione", che potrebbero essere a pieno titolo sottoscritti dai contratti di rete per ottenere immediati vantaggi per le imprese, per esempio per l'avvio di nuove attività, nel campo urbanistico, nell'impiego dei macchinari, nella rendicontazione degli incentivi e per i sistemi di certificazione.
Su questi profili è già attivo un confronto con il ministero della Funzione pubblica e con le Regioni che ci auguriamo possa portare a risultati in tempi rapidi.

Statuto delle imprese
Dare attuazione a quanto previsto dal recente Statuto delle imprese che ha recepito in Italia lo Small business act, che include le reti di impresa tra i soggetti che partecipano alle gare d'appalto. Anche qui sono già in corso contatti con l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici per i necessari chiarimenti di tipo operativo, che consentano alle imprese aderenti ai contratti di rete l'effettiva partecipazione alle gare.
Politiche attive per il lavoro
Adottare misure che promuovano l'occupazione sfruttando la grande opportunità rappresentata dalle reti. Come Confindustria abbiamo elaborato un pacchetto di proposte che abbiamo denominato "Win-Work in network" attraverso le quali il contratto di rete potrebbe trasformarsi in uno strumento di politica attiva per il lavoro, consentendo l'ottimale impiego di risorse umane tra le aziende della rete.

Sgravi fiscali
Implementare le risorse previste per la misura fiscale di accompagnamento dei contratti di rete. Gli iniziali 48 milioni di euro stanziati nel 2010 appaiono oggi del tutto insufficienti, dato il grande incremento di contratti di rete stipulati in Italia, e andrebbero portati a 100 milioni, alzando il tetto di sgravio previsto per le imprese dall'attuale milione di euro a 2 milioni nel caso di progetti di internazionalizzazione.
È una misura a costo zero, perché si tratta di una sospensione di imposta attraverso la quale si spingono le imprese a effettuare nuovi investimenti che daranno ricadute positive sui conti dell'erario.

Portare i contratti di rete nella Ue
Portare il contratto di rete in Europa per permettere lo sviluppo di collaborazioni imprenditoriali anche al di fuori del territorio nazionale. In particolare abbiamo attivato contatti con il Gabinetto Tajani per inserire le reti di impresa nella programmazione comunitaria 2014-2020 e accedere ai fondi strutturali, soprattutto in relazione ai finanziamenti per la ricerca e l'innovazione.
Si tratta di cinque azioni sulle quali dobbiamo impegnarci tutti: istituzioni, imprese, banche. Rimboccandoci le maniche e remando insieme nella stessa direzione, possiamo dare al nostro Paese, alle nostre aziende, ai nostri lavoratori, ai nostri figli un futuro migliore. Un futuro di fiducia, crescita e benessere.

mercoledì 2 maggio 2012

Fino al 23 maggio per richiedere i benefici fiscali per le Reti

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la scheda informativa per richiedere i benefici fiscali per le Reti di Imprese.

I benefici possono essere richiesti tra il 3 e 23 maggio per via telematica o attraverso i professionisti e caf.

L'agenzia ha comunicato, inoltre, l'elenco degli organismi che possono effettuare l'asseverazione del contratto di rete, condizione indispensabile per l'ottenimento dei benefici fiscali.

Il link per maggiori informazioni e modulistica è il seguente:

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/Richiedere/Agevolazioni/Agevolazioni+Reti+di+imprese/Scheda+informativa+reti+imprese/Come+e+quando+va+richiesta/